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FILI SPEZZATI
Aiutare genitori in crisi, separati e divorziati

edizioni la meridiana, 2006

 

Monique Pistolato

marzo 2007

 

Coraggiosi cavalieri vestiti di azzurro, o dolci principesse dai capelli d'oro. Ecco i protagonisti di tante fiabe. Per passione affrontano rocambolesche prove ed estenuanti avventure... finché l'amore trionfa su ogni ostacolo e la storia si chiude con un "e vissero tutti felici e contenti"... Ma poi cosa accada nel castello, nei giorni a seguire, è un racconto che rimane sospeso.

L'idea di un amore romantico e perfetto viene da lontano, magica nell'aspettativa dell'incontro di un uomo o una donna.

La realtà però ci narra di disequilibri, gioie, fatiche, del rapporto amoroso che talvolta si rivela diverso da quello immaginato. Succede che la vita, con le sue traversie, porti ad irreparabili rotture. Così rivendicazioni, litigi, gelosie, si concretizzano in un processo doloroso in cui le parti contendenti diventano cieche, sorde, confuse, concentrate solo nella propria parte ferita.

Dell'amore malato e molesto ci raccontano gli autori dipanando quel groviglio di sentimenti ed eventi che può investire il nucleo familiare quando i rapporti tra adulti si smagliano.

Berto e Scalari indagano le fragilità dei legami e le risorse speciali ed uniche di ciascuno per farvi fronte. Analizzano "Il legame amoroso tra un uomo o una donna, sposati legalmente, religiosamente o non uniti da nessun contratto, poiché è il loro rapporto affettivo che può andare in crisi, rompersi e dissolversi, mettendo a rischio la vita psichica dei figli".

L'opera si sintonizza sulle emozioni complesse nel processo di divisione e sulle inevitabili ripercussioni che spesso vedono i più piccoli esposti "alle follie dei legami".

Quando il patto coniugale si rompe è tutto un contesto che viene investito da un terremoto relazionale coinvolgendo figli, parenti, insegnanti e operatori sociali.

Come scrive Silvia Veggetti Finzi nell'introduzione "I figli, rimasti prematuramente senza il guscio protettivo della famiglia, rischiano di subire un trauma che, anche quando resta celato dallo straordinario senso dei più piccoli, non va sottovalutato. Il trauma, sia ben chiaro, non deriva tanto dalla separazione in sé quanto dal modo inadeguato in cui molti adulti l'affrontano". Allora, quali sono gli effetti della divisione tra mamma e papà?

Come si può affrontare il conflitto senza provocare ripercussioni irreparabili?

I grandi si lasciano, si separano, divorziano e poi formano nuove coppie: quali risorse mettere in campo perché bambini e ragazzi possano far fronte a queste rotture e alla nascita di altre famiglie?

Gli autori ci mostrano come sia possibile riconoscere i segnali di disagio, ristabilendo con pazienza e tenacia nuovi equilibri in un lavoro di riparazione che coinvolge soprattutto i protagonisti consapevoli. Nella capacità di chiedere aiuto.

E' un viaggio che apre spunti di riflessione e aiuta a focalizzare alcuni nodi problematici. Nasce dall'esperienza di chi scrive che, in lunghi anni di lavoro, ha ascoltato i travagli di piccoli e grandi.

Ha le competenze del saggio e la leggerezza di una narrazione coinvolgente che racconta le drammatiche tensioni. Le storie esemplificative setacciano i rapporti familiari in un percorso che procede per temi e approfondimenti lasciando la consapevolezza che anche "i fili spezzati si possono riannodare e i buchi della tela ritessere, con pazienza, con amore".

Un'opera per tutti gli adulti che, nel loro intimo, o per mestiere, riconoscono la sofferenza di unioni infelici e di bambini in difficoltà e vogliono concedersi un cibo per ripensare.

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Paola Scalari
è psicologa, psicoterapeuta, psicosocioanalista, docente in Psicoterapia della coppia e della famiglia alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della COIRAG e di Teoria e tecnica del gruppo operativo in ARIELE psicoterapia. Docente Scuola Genitori Impresa famiglia Confartigianato.
Socia di ARIELE Associazione Italiana di Psicosocioanalisi. E’ consulente, docente, formatore e supervisore di gruppi ed équipe per enti e istituzioni dei settori sanitario, sociale, educativo e scolastico.
Cura per Armando la collana Intrecci e per la meridiana la collana Premesse… per il cambiamento sociale, ed è consulente delle riviste Animazione sociale del gruppo Abele, Conflitti del CPPP, Io e il mio Bambino, Sfera-Rizzoli group.
Nel 1988 ha fondato i "Centri età evolutiva" del Comune di Venezia per sostenere la famiglia nel suo compito di far crescere i figli e si è occupata della progettualità del servizio Infanzia Adolescenza della città di Venezia.
Insieme a Francesco Berto ha recentemente pubblicato per le edizioni La Meridiana: "Adesso basta! Ascoltami. Educare i ragazzi al rispetto delle regole." (2004), "Fuggiaschi. Adolescenti tra i banchi di scuola." (2005), "Fili spezzati. Aiutare genitori in crisi, separati e divorziati." (2006), "ConTatto. La consulenza educativa ai genitori." (2008), "Padri che amano troppo." (2009), "Mal d'amore. Relazioni familiari tra confusioni sentimentali e criticità educative." (2011), "A scuola con le emozioni - Un nuovo dialogo educativo" (2012), "Il codice psicosocioeducativo" (2013), "Parola di Bambino. Il mondo visto con i suoi occhi." (2013).

Educare è insegnare ad avere fiducia nel mondo che verrà, a investire positivamente le proprie capacità, a sognare e faticare per realizzare le proprie speranze di vita. Una scuola attiva, formativa, lo sa.
La scuola attiva e formativa è la scuola che tutti noi vorremmo avere per i nostri bambini e ragazzi ma sembra essere lontano anni luce da quello che incontriamo quotidianamente. Prevale una lamentazione diffusa: insegnanti che si lamentano della famiglia dei propri alunni, genitori che difendono tout court i figli e non sembrano comprendere la necessità di un apprendimento basato su aspetti cognitivi, cooperativi ed emotivi. Si trova tanta demotivazione e ancor più rassegnazione, al punto da creare una sorta di imprinting alla rassegnazione anche nei bambini.
Questo libro, curato da Paola Scalari e scritto da insegnanti, pedagogisti, psicologi ed educatori ha il compito da un lato di fare una fotografia critica del presente, dall'altro di proporre buone pratiche per una scuola dell'oggi e del domani. Le buone pratiche sono basate su teorie consolidate ma non ancora applicate in maniera sistematica e consapevole: Bauleo, Pagliarani, Bleger, Freinet, Milani e, per citare il mondo attuale, Canevaro e Demetrio.
Si tratta di pratiche che tengono conto della possibilità di costruire una scuola che aiuti a pensare, dialogare, dar forma. Una scuola basata sull'ascolto, su modalità cooperative, dove bambini e ragazzi possano sentirsi liberi di esprimersi ma anche di prendersi responsabilità in base alle loro competenze. Una scuola che sa mettersi in relazione con i bambini e che sa creare basi per una coesione tra adulti che condividono l'educazione dei figli e degli allievi.
A scuola con le emozioni è rivolo agli insegnanti e ai genitori, ma anche a educatori e psicologi. Com'è il mondo visto con gli occhi del bambino? E' una domanda a cui dovrebbero saper rispondere soprattutto gli educatori dei bambini (oltre che i genitori, auspicabilmente), le maestre e i maestri di vari livelli, coloro che sono impegnati a far crescere i piccoli, ad indicare loro la strada per diventare adulti, per imparare a vivere. Una bella risposta alla domanda è contenuta nel libro "Parola di bambino" scritto da Paola Scalari e Francesco Berto, edizioni la meridiana (premesse... per il cambiamento sociale). La collana, per altro, è curata dalla stessa Paola Scalari che venerdì 14 alle 18 sarà alla libreria Einaudi di Trento in piazza della Mostra.

"Il conflitto che i bambini esprimono con le loro paure richiede l'amore di tutta la nostra intelligenza", scriveva lo psicanalista Luigi Pagliarani negli anni Novanta. Fondatore e presidente di ARIELE (Associazione Italiana di Psicosocioanalisi), Pagliarani, ha lasciato una profonda traccia del suo pensiero tanto che, molti dei suoi, allievi, ora psicanalisti e psicoterapeuti, hanno costituito la Fondazione a lui dedicata (www.luigipagliarani.ch). Fra questi Carla Weber che, venerdì 14, sarà in conversazione con Paola Scalari, co-autrice del libro. Suddiviso in quattro parti, "Alfabetizzazione sentimentale" la prima, "Chiamale emozioni" la seconda, "Il legame familiare" la terza e "Immagini spontanee, volare in alto" la quarta, "Parola di bimbo" non racconta, evoca, "mobilita cioè, poeticamente, la condizione di figlio che è l'elemento unificante l'umanità". Per gli studiosi che fanno riferimento a Luigi Pagliarani, gli autori del libro e coloro che fanno parte dell' associazione "Ariele", oltrecché della Fondazione, "la possibilità di ogni bambino di costruire un buon legame con sé stesso e con il mondo esterno va iscritta nei rapporti tra genitori, nei vincoli tra famiglie, nel tessuto vitale di un territorio, nell'attenzione creativa del mondo scolastico e nelle buone offerte del tempo libero". Sostengono gli autori del libro che "un adulto significativo nella crescita dei minori sa rimanere in contatto con la parte piccola, sensibile, fragile, incompiuta di se stesso". Solo così è possibile riconoscere ed identificarsi con le fatiche emotive dei bambini e aiutare il piccolo a "mettere in parole le emozioni". Non un percorso facile perché presuppone, da parte dell'adulto, la capacità di instaurare un livello comunicativo fra sé e il piccolo, visibile e invisibile, fra la mente di chi è già formato e la psiche di chi deve ancora formarsi. Una sfida bella, premessa necessaria per un mondo umano più equilibrato e meno sofferente. Il libro è il risultato di una ricerca sul campo fatta con i bambini e, nelle pagine sono contenute anche le loro osservazioni, le riflessioni su alcune questioni poste dall'educatore. Una postfazione di Luigi Pagliarani contribuisce a centrare ancor più il tema perché i due verbi da coniugare in ambito educativo sono "allevare e generare. Il grande - che sa ed ha - con l'allevare dà al piccolo quel che non sa e non ha. Qui c'è una differenza di statura. Nel generare questa differenza sparisce. Tutti contribuiscono a mettere al mondo, a far nascere quel che prima non c'era...". Un libro utile a educatori, genitori e adulti che vogliano rapportarsi con successo con i piccoli.