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Appuntamenti

Convegno - La guerra dei trent'anni
Venerdì, 08 Settembre 2017

Dalle 9:00 alle 13:00

Scarica Pieghevole (pdf)

Come ogni anno Argenta ospita venerdì 08 09 17 una giornata dedicata al mondo della scuola nell’ambito delle manifestazioni del Settembre pedagogico.
Oggetto dei lavori di questa edizione è la relazione tra istituzione scolastica e genitori, quella che Alessandro D’Avenia ha de nito “Il triangolo amoroso della scuola: la relazione tra docenti, studenti, genitori”. Una relazione che in più di un caso di amoroso poco sembra avere.
Le categorie del contendere possono essere sostanzialmente sintetizzate in tre punti: l’iperprote- zione dei propri gli; l’ingerenza nei confronti degli insegnati; l’eccesso di delega alla scuola.
Per converso spesso la scuola è accusata di essere un luogo distaccato dalle famiglie e di considerare i genitori più come un problema che una risorsa. In entrambi i casi rapporti obiettivamente dif cili dovrebbero essere ltrati dal postulato che sta alla base della relazione scuola-famiglia come valore strategico: favorire apprendimento e benessere dell’alunno.
Come è evidente a tutti si tratta di una questione complessa. E la complessità spesso induce a rin- vii, accantonamenti, rimandi ad altra data che di certo non aiutano a risolvere il problema.
Ad Argenta venerdì 8 settembre vogliamo dare un piccolo ma fattivo contributo al riallacciarsi delle Relazioni tra le parti perché un’alleanza educativa che funzioni è soprattutto fatta di rapporti tra le persone: studenti, genitori, insegnati.
L’edizione 2017 del “Settembre pedagogico” presenta alcune signi cative novità riguardanti l’organizzazione e l’offerta formativa. A anco di Promeco, del Comune di Argenta, della Fondazio- ne Aleotti da quest’anno daranno il proprio fatti- vo contributo il Comune di Ferrara e l’Osservatorio adolescenti diretto da Sabina Tassinari.
L’offerta formativa proposta dal Convegno sarà arricchita da un corso d’aggiornamento dedi- cato all’orientamento scolastico che si terrà nel pomeriggio della stessa giornata dalle ore 14.30 alle ore 18.30 all’Istituto di Istruzione Superiore sede di Argenta.


GIOVANNI DESCO
Dirigente Ufficio Ambito Territoriale, Ferrara (da confermare) Introduzione lavori


FRANCESCO DEL'ORO Pedagogista
Disorientati - Scuola e genitori sull'orlo di una crisi di nervi


FRANCESCO BORCIANI Dirigente scolastico
Per una scuola partecipata, nel rispetto dei ruoli


PAOLA SCALARI Psicosocioanalista
Alunno conteso, alunno condiviso


IVANA BOLOGNESI Ricercatrice, Università di Bologna


ADRIANA DI RIENZO Docente, Università di Modena-Reggio Emilia Le famiglie nei contesti scolastici multiculturali


MASSIMO CONTE Ricercatore, Codici ricerche e intervento, Milano La differenza che fa la differenza


ALBERTO URRO Responsabile progetto
"Essere genitori di adolescenti", Promeco Genitori nell'occhio del ciclone

 

Luogo Teatro Fluttuanti (Argenta)
Via Pace, 1
Argenta
FE
44011
Italy

 

Paola Scalari
è psicologa, psicoterapeuta, psicosocioanalista, docente in Psicoterapia della coppia e della famiglia alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della COIRAG e di Teoria e tecnica del gruppo operativo in ARIELE psicoterapia. Docente Scuola Genitori Impresa famiglia Confartigianato.
Socia di ARIELE Associazione Italiana di Psicosocioanalisi. E’ consulente, docente, formatore e supervisore di gruppi ed équipe per enti e istituzioni dei settori sanitario, sociale, educativo e scolastico.
Cura per Armando la collana Intrecci e per la meridiana la collana Premesse… per il cambiamento sociale, ed è consulente delle riviste Animazione sociale del gruppo Abele, Conflitti del CPPP, Io e il mio Bambino, Sfera-Rizzoli group.
Nel 1988 ha fondato i "Centri età evolutiva" del Comune di Venezia per sostenere la famiglia nel suo compito di far crescere i figli e si è occupata della progettualità del servizio Infanzia Adolescenza della città di Venezia.
Insieme a Francesco Berto ha recentemente pubblicato per le edizioni La Meridiana: "Adesso basta! Ascoltami. Educare i ragazzi al rispetto delle regole." (2004), "Fuggiaschi. Adolescenti tra i banchi di scuola." (2005), "Fili spezzati. Aiutare genitori in crisi, separati e divorziati." (2006), "ConTatto. La consulenza educativa ai genitori." (2008), "Padri che amano troppo." (2009), "Mal d'amore. Relazioni familiari tra confusioni sentimentali e criticità educative." (2011), "A scuola con le emozioni - Un nuovo dialogo educativo" (2012), "Il codice psicosocioeducativo" (2013), "Parola di Bambino. Il mondo visto con i suoi occhi." (2013).

Educare è insegnare ad avere fiducia nel mondo che verrà, a investire positivamente le proprie capacità, a sognare e faticare per realizzare le proprie speranze di vita. Una scuola attiva, formativa, lo sa.
La scuola attiva e formativa è la scuola che tutti noi vorremmo avere per i nostri bambini e ragazzi ma sembra essere lontano anni luce da quello che incontriamo quotidianamente. Prevale una lamentazione diffusa: insegnanti che si lamentano della famiglia dei propri alunni, genitori che difendono tout court i figli e non sembrano comprendere la necessità di un apprendimento basato su aspetti cognitivi, cooperativi ed emotivi. Si trova tanta demotivazione e ancor più rassegnazione, al punto da creare una sorta di imprinting alla rassegnazione anche nei bambini.
Questo libro, curato da Paola Scalari e scritto da insegnanti, pedagogisti, psicologi ed educatori ha il compito da un lato di fare una fotografia critica del presente, dall'altro di proporre buone pratiche per una scuola dell'oggi e del domani. Le buone pratiche sono basate su teorie consolidate ma non ancora applicate in maniera sistematica e consapevole: Bauleo, Pagliarani, Bleger, Freinet, Milani e, per citare il mondo attuale, Canevaro e Demetrio.
Si tratta di pratiche che tengono conto della possibilità di costruire una scuola che aiuti a pensare, dialogare, dar forma. Una scuola basata sull'ascolto, su modalità cooperative, dove bambini e ragazzi possano sentirsi liberi di esprimersi ma anche di prendersi responsabilità in base alle loro competenze. Una scuola che sa mettersi in relazione con i bambini e che sa creare basi per una coesione tra adulti che condividono l'educazione dei figli e degli allievi.
A scuola con le emozioni è rivolo agli insegnanti e ai genitori, ma anche a educatori e psicologi. Com'è il mondo visto con gli occhi del bambino? E' una domanda a cui dovrebbero saper rispondere soprattutto gli educatori dei bambini (oltre che i genitori, auspicabilmente), le maestre e i maestri di vari livelli, coloro che sono impegnati a far crescere i piccoli, ad indicare loro la strada per diventare adulti, per imparare a vivere. Una bella risposta alla domanda è contenuta nel libro "Parola di bambino" scritto da Paola Scalari e Francesco Berto, edizioni la meridiana (premesse... per il cambiamento sociale). La collana, per altro, è curata dalla stessa Paola Scalari che venerdì 14 alle 18 sarà alla libreria Einaudi di Trento in piazza della Mostra.

"Il conflitto che i bambini esprimono con le loro paure richiede l'amore di tutta la nostra intelligenza", scriveva lo psicanalista Luigi Pagliarani negli anni Novanta. Fondatore e presidente di ARIELE (Associazione Italiana di Psicosocioanalisi), Pagliarani, ha lasciato una profonda traccia del suo pensiero tanto che, molti dei suoi, allievi, ora psicanalisti e psicoterapeuti, hanno costituito la Fondazione a lui dedicata (www.luigipagliarani.ch). Fra questi Carla Weber che, venerdì 14, sarà in conversazione con Paola Scalari, co-autrice del libro. Suddiviso in quattro parti, "Alfabetizzazione sentimentale" la prima, "Chiamale emozioni" la seconda, "Il legame familiare" la terza e "Immagini spontanee, volare in alto" la quarta, "Parola di bimbo" non racconta, evoca, "mobilita cioè, poeticamente, la condizione di figlio che è l'elemento unificante l'umanità". Per gli studiosi che fanno riferimento a Luigi Pagliarani, gli autori del libro e coloro che fanno parte dell' associazione "Ariele", oltrecché della Fondazione, "la possibilità di ogni bambino di costruire un buon legame con sé stesso e con il mondo esterno va iscritta nei rapporti tra genitori, nei vincoli tra famiglie, nel tessuto vitale di un territorio, nell'attenzione creativa del mondo scolastico e nelle buone offerte del tempo libero". Sostengono gli autori del libro che "un adulto significativo nella crescita dei minori sa rimanere in contatto con la parte piccola, sensibile, fragile, incompiuta di se stesso". Solo così è possibile riconoscere ed identificarsi con le fatiche emotive dei bambini e aiutare il piccolo a "mettere in parole le emozioni". Non un percorso facile perché presuppone, da parte dell'adulto, la capacità di instaurare un livello comunicativo fra sé e il piccolo, visibile e invisibile, fra la mente di chi è già formato e la psiche di chi deve ancora formarsi. Una sfida bella, premessa necessaria per un mondo umano più equilibrato e meno sofferente. Il libro è il risultato di una ricerca sul campo fatta con i bambini e, nelle pagine sono contenute anche le loro osservazioni, le riflessioni su alcune questioni poste dall'educatore. Una postfazione di Luigi Pagliarani contribuisce a centrare ancor più il tema perché i due verbi da coniugare in ambito educativo sono "allevare e generare. Il grande - che sa ed ha - con l'allevare dà al piccolo quel che non sa e non ha. Qui c'è una differenza di statura. Nel generare questa differenza sparisce. Tutti contribuiscono a mettere al mondo, a far nascere quel che prima non c'era...". Un libro utile a educatori, genitori e adulti che vogliano rapportarsi con successo con i piccoli.