Tutto il tempo che va via.

Di Domenico Canciani e Paola Sartori

Armando Editore, 2006 costo 12 euro

Un libro coraggioso poiché già nel sottotitolo evidenzia un pensiero controcorrente: come il tempo libero aiuta a crescere i bambini e i genitori.
Il volume quindi si dipana nell’analisi di come il tempo libero abbia una valenza educativa. Certo questo non è un messaggio qualsiasi in un’epoca dove tutti crediamo necessario occuparci dal mattino alla sera per sentirci produttivi.
Gli Autori invece ci dimostrano come il tempo vuoto sia generatore di pensieri, di esperienze, di elaborazioni, di evoluzione. E lo fanno intrecciando sapientemente storie, riflessioni, spunti letterari.
Un volume dunque da leggere su più registri. Per svuotare la testa e per imparare a ragionare fuori dei consueti stereotipi.
Un libro facile da leggere, meno semplice da mettere in pratica. Ma chi educa sa che l’educazione non è un banale passaggio di informazioni, bensì un offrire tempie spazi per crescere.
Canciani e Sartori ci illustrano come il tempo senza impegni e doveri sia un prezioso alleato nel far crescere maturare i piccoli.
E’ infatti durante queste pause dall’incalzante dover apprendere che il bambino impara davvero poiché può sperimentarsi in prima persona e costruire il suo sapere e saper fare.
Il volume, arricchito fin dalle prime pagine da simpatiche vignette, ci mostra che ci vogliono nuovi occhiali, cioè nuove lenti, per accorgersi del significato che hanno nella costruzione dell’identità delle nuove generazioni l’uso che viene proposto loro dello spazio e del tempo. “Senza… la nostra vita apparirebbe come un susseguirsi incerto e uniforme di avvenimenti all’interno di un eterno presente”. Un pensiero questo su cui dunque riflettere a lungo per comprendere il senso di vuoto che, alle volte, attanaglia i giovani. Messaggio etico che propone di ritornare ad un uso del tempo più umano. Potranno genitori ed educatori farlo proprio? Il libro è un buon inizio per cominciare riflettervi.

Paola Scalari

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