MESTRE – Un occhio psicoanalitico per entrare nell’identità di una città cresciuta in modo rapido e tumultuoso come un adolescente in pubertà.
Domani alle 17.30 al Centro Culturale Santa Maria delle Grazie, si svolgerà l’incontro «Uno sguardo psicoanalitico. La città di Mestre negli anni ’50-’60», organizzato da Associazione Ariele psicoterapia, StoriAmestre e Biblioteca Civica VEZ. Un «revival» di emozioni della vita dei cittadini in un video della regista Sabrina Zuccato.
Rìevocazioni di una comunità che cambiava grazie ai cantieri e all’arrivo di nuove famiglie, tra le parole dello psicoanalista Stefano Bolognini. Testimoni del tempo che si mettono in gioco nei ricordi di Claudio Pasqual, dell’Associazione StoriAmestre. Una Mestre vivace, arricchita da sport, musica giovanile di avanguardia, ritratta da Mareno Blascovich, psicoanalìsta. Ci sarà anche l’architetto Paolo Lucchetta, con i racconti del padre, costruttore dei magazzini Coin. Coordina Paola Scalari, psicosocioanalista dell’Associazione Ariele, che ricorda: «una comunità si visita come un paziente. La parte sana è la rete dei servizi sociali e l’associazionismo, che non perde la speranza».
Filomena Spolaor
