Rompere i pre-giudizi per far crescere le future generazioni
È’ sotto gli occhi di tutti lo stress a cui sono sottoposti genitori e famiglie, a causa di fattori come la velocità dei ritmi di vita e l’ansietà che inducono, l’assorbimento delle energie emotive da parte del lavoro, la necessità di riorientarsi continuamente dentro le sfide culturali della «società del rischio». Eppure, le famiglie sono uno dei luoghi più intensi di ricerca di varchi verso il futuro, sono laboratori di ricerca culturale, etica ed educativa, ma necessitano di spazi sociali e culturali in cui rielaborare i propri percorsi.
Madri e padri, per educare i figli, hanno bisogno di aiuto. È una necessità che viene continuamente confermata non solo dalle discipline psicologiche e sociali, ma anche dalle esperienze educative e psicoterapeutiche. È uno smarrimento che viene prontamente cavalcato dai mass media sia attraverso il proliferare di riviste, trasmissioni e rubriche per i genitori, sia attraverso l’abuso d’informazioni su ogni caso eclatante di disagio familiare. E i genitori, suggestionati dai fatti di cronaca che mostrano come la famiglia, anche in apparenza più normale, possa generare un adolescente mostruoso, si mettono a caccia di formule magiche per individuare facili risposte e sicure soluzioni a ogni loro preoccupazione o problema.
Per ogni operatore sociale diventa allora urgente raccogliere questo malessere diffuso delle madri e dei padri. Per ogni servizio che si occupa di bambini e ragazzi diventa prioritario costruire un sapere preciso che metta a punto i bisogni dei genitori e le risposte che è necessario ideare. Per ogni educatore che si occupa della crescita dei minori diventa un innovativo campo d’azione quello che lo impegna nello sviluppo dell’identità genitoriale.