La funzione del gruppo di formazione
La professione educativa e il lavorìo interiore che ne consegue possono portare l’animatore a «logorarsi» interiormente se non supportato da un attento e valido gruppo di formazione.
Il gruppo di animatori non è solo il luogo in cui insieme si fa verifica del lavoro svolto, ma è anche il luogo in cui ognuno deposita le inquietudini, si alleggerisce delle preoccupazioni e delle incomprensioni educative che riguardano i singoli ragazzi e nel socializzare questi ripensamenti ne permetteuna rielaborazione collettiva.
Incontrare in piccoli gruppi i preadolescenti è la sfida educativa che ciascun animatore affronta, con competenza, consapevolezza e produttività, solamente se è sostenuto da un gruppo di formazione che gli permette di far proprio uno schema di riferimento concettuale e operativo. La formazione in gruppo e sul gruppo diviene allora punto di riferimento per trasformare il fare animativo in un operare non solo attraverso l’agire insieme, ma anche attraverso l’analisi affettiva che prende forma nell’intreccio delle diverse umanità. L’animatore, per mettere a disposizione dei ragazzi i suoi sentimenti senza sentirsi affaticato e solo, ha quindi bisogno di un gruppo di riferimento nel quale poter depositare le sue difficoltà, le sue fatiche e le sue stanchezze. Il lavoro relazionale è sempre un lavoro solitario poiché implica la responsabilità del rap- porto con l’altro, ma conoscere quanto un gruppo metta a nudo conflitti ed emozioni aiuta l’operatore a non retrocedere depressivamente oppure a non rifugiarsi in illusori risultati grandiosi mentre offre la propria mente al processo gruppale.