La famiglia trasmette all’alunno il piacere dell’incontro attraverso le relazioni che intercorrono tra i suoi membri.
I genitori rendono però la mente del figlio pronta ad aprirsi verso l’altro, il diverso, l’opposto, soprattutto intessendo rapporti con gli adulti significativi che li circondano.
Madri e padri, per garantire ai piccoli la crescita, il futuro, la salute psichica, la voglia di studiare fanno di tutto per regalare una buona qualità e una generosa quantità di legami.
Il vincolo tra mamma e papà rappresenta però il principale tessuto emotivo che, se rispettoso, determina un ambiente interiore aperto e pronto a conoscere l’ignoto, se è invece guerrafondaio chiude le menti rendendole impenetrabili. Se l’altro è un nemico bisogna tenerlo fuori, allontanarlo, denigrarlo. La mente imbevuta di malevolenza impara a mantenere un assetto difensivo ed impenetrabile per non far passare quanto è sentito come straniero, diverso, sconosciuto e perciò pericoloso.
Tratto da “In classe con la Testa”.