di Giuseppe Maiolo
Edizioni Erikson, Trento, 2002
Euro 15,00
Maiolo con un linguaggio semplice quanto puntuale ci accompagna dentro al pianeta adolescenza facendocene scoprire le molteplici sfaccettature. E lo fa tenendoci per mano delicatamente, senza drammatizzazioni eclatanti a cui invece spesso siamo abituati quando si parla di giovani.
Questo è il pregio del volume.
Il testo infatti è in grado di attraversare l'età incerta sostenendo il lettore nel piacere di esplorare un mondo così complesso quanto affascinante.
Il volume si presta quindi ad una conoscenza a trecentosessanta gradi sull'evoluzione che caratterizza l'adolescenza, ma anche approfondisce i particolari momenti di vita che segnano il precario equilibrio tra passaggi fisiologici e rischi di rotture evolutive.
Il lettore trova dunque una guida per affiancare la crescita del ragazzo o della ragazza, ma trova anche spunti per guardare alla propria adolescenza.
Le molte e ben scelte citazioni infatti, così come sono innovativamente inserite nel volume, portano il lettore a soffermarsi su parole, concetti, idee che aiutano a guardare da mille angolature all'adolescenza.
Maiolo ci introduce inizialmente al momento in cui il bambino, seppure con un avanzare incerto, si avvia verso la sua metamorfosi. E così che il libro ci racconta il compito arduo, quanto decisivo, per ogni ragazzo di staccarsi dall'infanzia. Il tema della separazione diviene poi sottile e quindi quasi invisibile argomento portante di tutto il volume.
L'adolescenza è infatti l'epoca in cui i ragazzi si separano dalle figure familiari, ma è anche la fase nella quale i genitori debbono trovare un giusto equilibrio tra presenze empatiche e separazioni capaci di rispettare il mondo segreto dei figli.
La vita dell'adolescente ci porta poi sui banchi di scuola. Questa realtà, densa di presagi futuri, mostra le capacità di apprendimento del giovane. Molte pagine sono dedicate al mondo scolastico dove si condensano i conflitti e non solo quelli degli studenti con lo studio, ma anche quelli tra gli adulti che dei ragazzi si debbono occupare. Viene qui profilata la funzione dello psicologo scolastico analizzandone la funzione non tanto come "zattera di salvataggio nelle situazioni problematiche" quanto di consulente rispetto ai principali problemi educativi. In queste pagine si scopre la pluriennale esperienza dell'Autore che ha potuto sperimentarsi come professionista in grado di ascoltare i ragazzi per aiutarli a capirsi.
E così ritroviamo i turbamenti dei giovani. Scopriamo le grandi trasformazioni del corpo che li impegnano, tra ansie e contraddizioni, a ritrovare un senso di continuità con se stessi nonostante i grandi cambiamenti che stanno sperimentando. Riviviamo l'epoca dei primi innamoramenti con quelle -cotte- indimenticabili che assorbono completamente la mente dell'adolescente, fino a percorrere il lungo, quanto affascinante, cammino verso l'innamoramento più stabile. Ma l'amore alle volte scopre di essere sollecitato da un individuo diverso da quello che ci si aspettava. E il rinvenimento di desideri omossesuali diviene cruccio e paura non solo per i ragazzi, ma anche per gli adulti che stanno vicini a loro.
Infine il libro ci sollecita a ripensare ad alcune delle questioni sempre aperte nell'educazione dei giovani. E' questa una veloce, ma puntuale carrellata sui temi oggi dominanti. Si va dal segno distintivo del piercing all'uso della tv, dal tempo passato davanti al computer al desiderio di farsi un tatuaggio. Si entra e si esce nei diversi argomenti quasi sostenendo i tempi frenetici degli adolescenti in corsa tra canne ed abuso di alcool, tra timidezze ed aggressività, tra fughe da casa ed inganni.
Ma l'Autore tratta questi comportamenti ancora come tra quelli che caratterizzano la tumultuosa ricerca di una propria identità nell'epoca adolescenziale. Egli infatti solo nell'ultimo capitolo ci racconta quando i diversi fattori in gioco nell'adolescenza possono diventare blocco evolutivo. E' qui che s'innesta il disagio e con esso la sofferenza di molti giovani che non riescono ad evitare il dramma della tossicodipendenza, l'angoscia dei disturbi alimentari, la devastazione delle azioni criminali, la disperazione che li porta ad uccidersi. Giovani condannati a non divenire mai adulti. E con questo rimpianto l'Autore ci lascia. Terminato il libro viene voglia di rileggerlo per capire cosa gli adulti possono fare e possono capire per evitare questo triste epilogo.
Paola Scalari
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