Nerina Vretenar
Armando Editore, Roma, 2003
costo Euro 7,00
Leggere aiuta i bambini e i ragazzi a crescere. Li aiuta cioè a vincere le loro paure, i loro timore, le loro ambasce. Li accompagna dunque ad avventurarsi nella scoperta del mondo con maggiori risorse per decifrarlo. Questa è il filo narrativo dell'ultimo volume della collana Quaderni per Crescere che si rivolge ai genitori e a gli educatori con l'intenzione di accompagnarli nel loro delicato compito di aiutare i piccoli a sviluppare la loro specifica identità. Ognuno dei quattordici quaderni già usciti, un po' come i sassolini di Pollicino, fa fare un passo nella direzione che porta alla scoperta su come aiutare i piccoli a sviluppare la loro identità. Questo ultimo nato, che parla dell'importanza della lettura nell'infanzia e nell'adolescenza, quasi chi lo ha scritto si volesse scusare di farsi leggere, è un testo tanto delicato quanto intenso per le emozioni che sa suscitare.
Certo l'Autrice conosce bene la difficoltà che hanno i piccoli lettori di oggi, ma conosce altrettanto bene il piacere che procura a grandi e piccini una buona lettura. E così, di pagina in pagina, accompagna colui che sta leggendo il suo libro alla scoperta di come godere di questo compagno speciale che non lascia mai soli. E il testo, di scena in scena, insegna come trasmettere alle nuove generazioni il gusto della lettura. Senza fretta. Con naturalità. Affettivamente.
Leggere diviene così un gioco relazionale che parte dal racconto orale per arrivare al piacere di donare al bambino la capacità di decifrare, da solo, i segni impressi sulla carta.
Nel volume si intrecciano storie di vita quotidiana vissute a casa e a scuola mostrando ciascuna, in una preziosa filigrana, come comportarsi per appassionare i bambini alla lettura.
Le storie relazionali tra genitori e figli e tra educatori e piccini diventano così piccole - parabole - che aiutano ad assorbire un modello pedagogico senza affermarlo, senza sbandierarlo, senza imporlo.
Ed è quindi con estrema semplicità che scopriamo i piccini capaci di leggere fin dalla più tenerissima età proprio perché mamma li ha stimolati raccontando loro la vita.
Ed è con sorprendente naturalezza che incontriamo i bimbi appassionarsi alle storie che stanno racchiuse tra le pagine di un libro perché gli adulti gliele hanno fatte scoprire.
Ed è con simpatica condivisione che vediamo i preadolescenti giocare la loro sfida evolutiva tra amore ed odio per la lettura perché i genitori hanno saputo aspettare.
E tutti questi bimbi accompagnati con passione, sostenuti con intelligenza ed invitati con rispetto arrivano a godere di questo - oggetto magico - che trasforma il segno in immaginazione, la parola in fantasia, le vicende narrate in libertà di andare dove si vuole e quando si vuole con la mente.
Il libro apre così le porte ai tanti mondi possibili.
Ma per approdare a questa libertà, ci spiega l'Autrice, è necessario un lungo percorso compiuto con accanto degli adulti che sappiano usare il libro per condividere con il bambino momenti preziosi della realtà quotidiana.
Una lettura per consolare, una lettura per addormentare, una lettura per giocare, una lettura per facilitare l'autonomia, una lettura per imparare a scegliere. E saper decidere è una abilità maturante. Per questo il libro viene contrapposto all'abitudine passiva dell'usufruire della Tv. Questa ultima, infatti, rende i bambini inattivi tanto quanto invece la lettura li rende soggetti che partecipano alla costruzione delle storie che raccontano la vita.
E seguendo questo filo l'Autrice ci fa approdare, nella terza parte del libro, all'incontro con Roberto Denti, noto libraio milanese, che ha saputo mettere a disposizione dei piccoli un interessante - casa dei libri - dove ogni piccolo, avendo a disposizione più di 16.000 titoli, può guardare, toccare, curiosare i volumi e poi decidere i testi che vuole acquistare.
Nerina Vretenar intervista Roberto Denti, autore per l'infanzia, sul senso della lettura dalla fiaba alla romanzo. Ma i due sembrano immediatamente più intenti a conversare tra loro che la prima a porre domande e il secondo a dare risposte. Essi ci raccontano quindi di un incontro tra loro vissuto tra i libri e sui libri. Ed è nell'intensità emotiva con cui condividono l'importanza del dare voce ai segni scritti che si uniscono, si confrontano, si narrano. Tra i tanti argomenti troviamo l'importanza del leggere ad alta voce ai bimbi per appassionarli al libro, il tenere a bada i modelli prestazionistici impressi dalla scuola per non saturare il senso della lettura, il trovare come adulti il gusto di comperare libri per essere d'esempio ai piccoli.
Il testo si conclude con undici suggerimenti pratici. Ognuno è un pezzetto di strada che ogni adulto è chiamato a compiere per trasmettere ai bambini e ai ragazzi la possibilità di utilizzare l'insostituibile strumento dato dalla lettura. Adesso non rimane che vincere ritrosie e pigrizie e leggere il testo.
Paola Scalari
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