Il destino di tutti i segreti è passare di bocca in bocca, sosteneva lo scrittore Miguel De Cervantes, e l'unico modo perché restino tali è tenerseli per sé. «Un segreto quasi sempre brucia, parla di verità scomode. Chi lo confessa ha bisogno di liberarsi di un peso, spartendolo con qualcuno», spiega la psicoterapeuta Paola Scalari. E chi lo riceve talvolta si scotta, diventando depositario di confidenze molto intime e spesso compromettenti. Sia quando riveli sia quando ascolti un segreto. potresti trovarti in una situazione molto imbarazzante, da cui non sai come uscire.
Ma raccontare o ricevere confidenze può anche rafforzare un rapporto di amicizia. Come comportarsi allora? Ecco qualche suggerimento utile.
A volte la riservatezza è fondamentale, in altri casi invece una confidenza può aiutarti a risolvere un problema. Ecco
allora una guida per non sbagliare tempi, modi e persone.
Ti confidi nel modo giusto?
Impara a capire se parli troppo o se sei esageratamente riservata
Non riesci proprio a tacere. Quando qualcosa comincia a pesarti dentro, devi parlarne con
qualcuno, "Confidarsi è un modo per leggere negli occhi dell'altro l'accettazione di ciò che gli si rivela. In altre parole, dichiara il bisogno di sentirsi perdonati, riabilitati", osserva la dottoressa Scalari. "Non a caso, chi avverte spesso questa necessità è di solito una persona piuttosto insicura, che ha bisogno di conferme".
Appena senti che stai per aprire bocca prendi carta e penna e scrivi ciò che ti pesa. Poi rileggi, mettendoti nei panni di chi ti ascolta. Immagina le espressioni del viso, le sue parole. Tu come ti comporteresti al suo posto? Imponendoti un atteggiamento più riflessivo, piano piano riuscirai a darti da sola delle risposte.
Quella cosa che stai rimuginando è come un corpo estraneo che non vedi l'ora di eliminare. Qualsiasi momento è buono per parlarne, l'importante per te è liberarti dall'oppressione che provi. -Chiamare l'amica del cuore quando sai che non ha tempo per te è controproducente: ti dimostri egocentrica e, come non bastasse, ricevi un'attenzione frettolosa», avverte Maria Malucelli, psicoterapeuta.
Chissà quante volte è capitato anche a te di sentirti sulle spine perché un'amica, per "confessarsi", ti ha fatto arrivare tardi a un appuntamento. Cosa hai provato in quel momento? Ti sembra di averla ascoltata con partecipazione o superficialmente, persino con fastidio? Se senti che hai bisogno di parlare con qualcuno, chiedi prima la sua disponibilità: «Quando puoi dedicarmi un po' di tempo?». Così gli dimostri rispetto e sarà bendisposto ad ascoltarti.
A volte senti il bisogno di sfogarti con qualcuno ma non ci riesci e tieni tutto dentro. "Chi si comporta così rimane in ostaggio dell'immagine che ha costruito di sé", spiega Maria Malucelli. "Quella di una donna forte e autonoma, ma che non dimostra fiducia nel prossimo". Questo atteggiamento viene interpretato da chi ti sta accanto come un'affermazione di autosufficienza: "So cavarmela da sola". Le conseguenze? Alla lunga puoi sentirti sola e incompresa e rischi di allontanare le persone da te. Prova allora ad allenarti gradualmente alle confidenze. Cominciando prima a raccontare qualcosa di banale e pratico, anche se ti sembra senza importanza (cosa hai fatto il weekend scorso) e passando poi a rivelare, sempre alla stessa persona, qualcosa che ti tocca di più emotivamente.
Condividere confidenze più o meno delicate è un modo per legare le persone a sé. "In positivo, ma anche in negativo", sostiene la dottoressa Malucelli. Occhio quindi a come scegli il tuo interlocutore, perché la confidenza potrebbe ritorcersi contro di te, Un esempio? Tu e il tuo compagno siete molto amici di una coppia e uscite spesso insieme. Raccontare a lei particolari molto personali, magari che riguardano il rapporto con il tuo partner, ti espone al rischio che lui venga a saperlo. Si crea un circolo di notizie che nel migliore dei casi comporta delle gaffes, ma che può sfociare in un raffreddamento dei rapporti.
Anche con le colleghe in ufficio ci vuole molta prudenza. Le alleanze sul lavoro spesso cambiano a seconda della convenienza. E qualcuno potrebbe mettere le tue confidenze in piazza e te in cattiva luce col capo.
Un recente sondaggio condotto in Inghilterra su tremila donne ha evidenziato che 4 su 10 non riescono a mantenere un segreto
e 6 su 4 lo rivelano a persone non coinvolte. E se la resistenza massima al silenzio è di 47 ore (non un minuto di più), 1'83% delle intervistate ha comunque dichiarato di ritenersi assolutamente affidabile. Ma come mai si fa tanta fatica a tenere la bocca cucita? «Perché entra in gioco il narcisismo», spiega la dottoressa Malucelli. «Ricevere una confidenza, infatti, è un'attestazione di stima.
E divulgarla è come dimostrare agli altri che si è persone importanti e molto considerate».
Come tenere i segreti
Se ti fanno una confidenza sai quando è meglio stare zitta o dare invece il tuo parere?
E' un classico: ti trovi in mezzo a due amiche che hanno litigato e che sperano di far sapere ciò che pensano l'una dell'altra confidandosi con te. Oppure tua cognata e tua suocera si detestano ed entrambe ti rivelano particolari del loro rapporto che tu ignoravi. Come comportarti? .Partiamo da una premessa: essere riservati è una prova di maturità», afferma Paola Scalari.
Significa meritarsi la fiducia che ci ha concesso l'altro e rispettare il patto di discrezione che si è stretto con lui. «Molto dipende però dal tipo di confidenza», aggiunge l'esperta, "Talvolta chi la fa è spinto proprio dal desiderio che si venga a sapere. E sta
a te valutare quando parlare può essere a fin di bene, o è meglio tacere".
Accogliere una confidenza implica la capacità di mettersi da parte per lasciare posto all'altro. Invece tu tendi a immedesimarti fin troppo in quello che ti stanno raccontando e sommergi l'interlocutore di consigli e osservazioni. "Non è semplice far tacere se stessi, liberarsi da pregiudizi e astenersi dalle critiche», afferma Paola Scalari. «Eppure chi ti apre il suo cuore, da te si aspetta proprio questo".
Entrare in sintonia con chi si confida vuoi dire predisporre uno spazio interno per accogliere parti dell'altro spesso fragili, confuse, sofferenti. .Pezzi di vita da maneggiare con cura', li definisce Paola Scalari, che aggiunge: "Per aiutarti a darti un limite, prova a immaginare di ricevere in dono degli oggetti preziosi e di accoglierli in un salotto spazioso e ben ordinato. Solo così li vedrai con chiarezza e potrai valorizzarli".
Rifiutare un segreto non solo si può ma è anche nel proprio diritto. Soprattutto quando sono in ballo rivelazioni scottanti, moralmente
inaccettabili o scabrose, oppure quando si parla di altre persone ed è una pura malignità. In questo caso puoi porre uno stop al tuo interlocutore dicendo semplicemente: "Fermati qui, non sono in grado di affrontare questo discorso. E non voglio una responsabilità così grande".
Se non dovesse bastare, tenta di essere più incisiva, ricorrendo a una sorta di "minaccia" che di solito si rivela molto efficace: .Mi dispiace, ma se continui a parlare non posso assicurarti che riuscirò a tacere-. E poi puoi aggiungere: "Ti ringrazio della fiducia, ma non sono la persona adatta, Cerca qualcun altro, un avvocato, un sacerdote, uno psicologo: qualcuno, insomma, che possa darti consigli e sia vincolato dal segreto professionale".
Un'amica ti rivela particolari molto personali sul suo passato, per esempio che ha avuto una relazione con una donna, Tu ti senti
turbata e imbarazzata e non sai cosa dire. «II corpo in questo caso manda dei segnali ben precisi: durante il racconto si avverte una forte senso di disagio e il desiderio di andarsene, avverte la dottoressa Malucelli.
La cosa più giusta è ammettere il proprio limite e far capire all'altro, pur ringraziandolo della fiducia, che non te la senti di affrontare certi argomenti perché non sapresti cosa dire o come essere d'aiuto, Poi, però, chiediti il motivo della tua impasse, Nel caso dell'amica che ha avuto un'esperienza omosessuale ti senti forse minacciata? Hai paura che potrebbe provarci con te? Talvolta ci blocchiamo di fronte a questioni che noi stessi non abbiamo ancora risolto e che temiamo possano riguardarci da vicino.
«I segreti dei bambini? Sono più preziosi di quelli degli adulti», afferma la dottoressa Malucelli. «Quando si confidano con i genitori, per esempio raccontando delle loro prime cotte, guai a tradirli. I piccoli hanno bisogno di sentire che mamma e papà sono persone affidabili, che rispettano le loro emozioni e non le banalizzano né le sminuiscono. L'errore degli adulti è quello
di considerare i sentimenti dei bambini qualcosa di lieve e passeggero. Ciò che provano invece è spesso molto forte, tanto che loro stessi ne sono spaventati. Ecco spiegato perché è giusto che queste emozioni trovino sempre un'accoglienza adeguata».
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