Mi affido, ti affidi, affidiamoci

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Quando si facilita il passaggio di un figlio dalla sua famiglia natale a quella composta da genitori sociali si avvia quindi una modalità di protezione del minore che ha come sua specificità l’integrazione tra due diversi stili di vita. La mente del bambino, che viene affidato a degli estranei o a dei lontani parenti, deve quindi collocare una pluralità di figure con funzioni genitoriali. Ed è la loro modalità d’intersecarsi che crea un campo psichico intergruppale che o è dialogante e fa maturare o è infantile, nel senso letterale di senza parole, e fa rimanere piccini, fragile vulnerabili. (…)

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