da “Fili Spezzati”
Gli esseri umani si desiderano, cercano, incontrano e amano.
Prima o poi vivono insieme e procreano.
Costruiscono allora una famiglia per sostenersi reciprocamente. Questo comportamento, immutabile dalla notte dei tempi, rappresenta la risposta emotiva ai bisogni affettivi e sessuali degli uomini e delle donne.
Stare male in compagnia del proprio partner è altresì una realtà che storia e romanzi hanno ripetutamente raccontato, pur in diverse epoche, ambientazioni e trame, come una delle dimensioni relazionali più comuni.
Lasciarsi ufficialmente tra marito e moglie rappresenta invece un costume relativamente recente. Si desidera un rapporto amoroso cercandolo in modo caotico e disordinato. Si brama invano l’anima gemella in un mondo che offre mille occasioni d’incontro. Si crede di aver trovato l’amore per rendersi conto, poco dopo, che si è infastiditi dal partner. Si fanno prove e riprove di convivenza senza esserne soddisfatti. Si organizzano sposalizi con cerimonie sontuose che rappresentano più una esibizione sociale che un dare testimonianza dell’amore coniugale. Si forma una famiglia senza trovare pace. Si chiude un matrimonio con amarezza, ma senza aver capito come rispondere al proprio intimo bisogno d’amore. Si prova a rinunciare ad un legame stabile vivendo allegramente la vita da single e ci si dichiara felici dell’essere childrenfree.
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