Gli anni ’60 aprirono le porte a nuove visioni della vita sociale. Il clima culturale faceva sentire la possibilità di avviare importanti cambiamenti. Queste trasformazioni, per chi si sintonizzò con passione su quel sentire innovativo, vennero spontanee. Nascevano idee per rendere l’insegnare fabbrica di evoluzioni, trasformazioni e cambiamenti.
Credevamo in un trasmettere saperi in modo alternativo. Volevamo un luogo educativo di tutti e per tutti. Tra i banchi di scuola sognavamo di costruire un mondo migliore. Pensavamo: se i bambini frequenteranno una “scuola giusta” sapranno vivere da giusti.
Combattemmo quindi contro la scuola dei privilegi per prodigarci affinché tutti potessero costruirsi un sapere, delle conoscenze e delle alternative in modo da poter accedere a ruoli sociali diversi da quelli a cui erano predestinati.
Da: “Imparare insieme. Gruppi al lavoro” – GENERAZIONE DON MILANI, ERICKSON 2017