Il distacco del preadolescente dalla famiglia chiede ai genitori di riposizionarsi come coppia che guarda con compiacimento al nuovo individuo che sta prendendo forma nella loro casa.
Il ragazzo, che sta scoprendo il suo interesse per i rapporti che vive all'esterno della famiglia, ha dunque bisogno di ricevere dai suoi adulti di riferimento una diretta prova dell'importanza del vincolo tra le persone.
E, proprio per questo, mentre investe i suoi impulsi fuori dalle mura domestiche, ha bisogno di intuire che c'è un legame speciale che unisce la madre al padre.
Questa esperienza gli è facilitata se la coppia coniugale ha una sua vita intima.
Può viverla tuttavia, anche nel caso di genitori divorziati, quando sanno mantenere con passione l'interesse per lo svolgimento dei loro compiti parentali.
Può imparare il valore del vincolo affettivo anche osservando le relazioni tra gli educatori. Questo avviene però solo se tra gli operatori viene mantenuta una vitale tensione senza che divorzi professionali li facciano ritenersi, ora l'uno ora l'altro, un miglior riferimento per il ragazzo.
Quello che importa, dunque, è che il preadolescente assorba il valore dei legami poichè tanto più assapora la bellezza del vincolo tanto più ricco e prezioso diventa il suo bagaglio per custodire i rapporti.
Se invece nella coppia parentale o nel team educativo c'è malevolenza, animosità e avversione, il ragazzo non assorbe l'estetica e l'etica della relazione e non ha quindi alcun bagaglio per andare a vivere la pienezza e la morale nei suoi legami.
Non si tratta allora di dare più regole al ragazzo, ma di mostrargli invece come gli adulti sanno rispettarsi, ascoltarsi, comprendersi, stimarsi.
Non si tratta neanche di dare più indicazioni, ma di mostrargli invece come si sanno regolare i rapporti.
E il modello base gli è fornito dalle relazioni tra i due genitori.
L'uomo o la donna che si sentono insoddisfatti del partner possono pretendere sollievo al loro senso di vuoto cercando compensazioni affettive nel figlio.
La paura del vuoto lasciato dal preadolescente che se ne va atterrisce madri e padri che non hanno una ricca vita personale, sessuale e privata.
La frase che più frequentemente questi genitori pronunciano è: "Con quello che ho fatto per te adesso mi volti le spalle, sei proprio un ingrato!".
Sono mamme e papà che chiedono un risarcimento. Ma il venire ripagati dei sacrifici non ha nulla a che fare non solo con l'amore gratuito della famiglia, ma nemmeno con la funzione educativa che è quella di occuparsi di un bambino affinchè non abbia più bisogno dell'adulto che lo guidi.
La passione per gli amici può essere sentita da mamma e papà come un tradimento in quanto non sanno fronteggiare la loro esclusione dal gruppo amicale del figlio poichè, a loro volta, non sono stati in grado di escluderlo dal loro rapporto di coppia.
Se il genitore ha avvertito come troppo crudele mettere in disparte il figlio per potersi dedicare al partner, adesso può sentire altrettanto crudele quel figlio che lo mettere in disparte per potersi dedicare agli amici.
Ma quando la barriera tra grandi e piccoli non è stata costruita in nome dell'amore per la prole, il preadolescente deve ingaggiare una lotta strenua per differenziarsi dai suoi genitori.
Paola Scalari e Francesco Berto
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
© 2010-2020 MdR per Paola Scalari - p.iva 03025800271 - c.f. SCLPLA52L49L736X | Cookies e Privacy Policy