Intervista a cura di Laura d'Orsi.
Una mamma scrive:
Ogni anno la letterina dei miei bambini per Babbo Natale è sempre più lunga e dettagliata. E spesso va a finire che, con l'aiuto di nonni e parenti, li accontentiamo. Ma è giusto così?
Molti genitori si chiedono come regolarsi con i regali ai bambini. In fondo Natale è la loro festa ed è così bello vederli tutti eccitati mentre aprono i pacchetti....
Natale è un momento di magia, è la festa del mistero e della sorpresa. Sono tutti elementi che non devono mancare perché solo così i ricordi si fissano nella memoria e rimangono indelebili. La dimensione dell'evento che suscita meraviglia e stupore va costruita giorno per giorno, durante l'attesa, e si deve compiere al momento di aprire i doni. Se i bambini sanno già che cosa riceveranno perché Babbo Natale li accontenta sempre, la sorpresa non esiste più.
Il rischio però è di vedere nei loro occhi la delusione. Come comportarsi?
La sorpresa deve essere tale, nel bene e nel male. Potrà esserci uno dei regali scritti nella letterina, ma anche il dono inaspettato, che magari si rivela più bello e divertente di quello desiderato. Potrà esserci quello che viene accantonato ma poi ripreso e apprezzato in seguito. L'importante è che il dono sia sempre pensato perché Babbo Natale sa leggere nel cuore di ogni bambino e sa cosa lo renderà davvero felice. Un'eventuale delusione è da mettere in conto, ma imparare a sopportare una piccola frustrazione è una lezione importante. Natale in questo senso può diventare un momento davvero formativo.
Si può utilizzare la narrazione per far accettare meglio la delusione?
Sì, rimanendo sempre sul piano della fiaba: Babbo Natale ha avuto un guasto alla slitta, le letterine non sono arrivate perché c'è stata una tempesta di neve. Certo, oggi i piccoli vengono bombardati da mille messaggi pubblicitari e capiscono che è facile ottenere tutto ciò che si vuole. Non è semplice dunque spiegare loro il valore del dono disinteressato, che va accolto con gratitudine anche se non è quello sperato. Ma il modo migliore per farglielo capire è investire quel dono di significato.
Cosa significa?
Vuol dire, nel caso dei bambini più piccoli, un regalo da aprire insieme a mamma e papà, con stupore, e trascorrere del tempo a giocare tutti insieme. Se si investe quel dono di gioia, di momenti emozionanti, per il bambino diventerà il più bello di tutti. Anche un semplice libretto, letto sulle ginocchia degli adulti si trasforma in qualcosa di molto prezioso perché investito di tutto il loro l'affetto e la loro disponibilità. Lo stesso può valere per le costruzioni, la casetta delle bambole, e via dicendo.
E i giochi e gli apparecchi tecnologici?
Ovviamente sono sempre più richiesti e sempre più precocemente e in questo il condizionamento consumistico è determinante. Sta ai genitori valutare l'opportunità di regalare un telefonino a un bambino di sette anni, chiedendosi anche se sono in grado di tollerare il senso di colpa per il fatto di non esaudire il desiderio del figlio. In ogni caso, se si opta per un dono di questo tipo, accompagnare sempre il bambino all'utilizzo. Senza dimenticare il fattore sorpresa: se al compleanno il regalo può essere previsto, a Natale ogni sorpresa è lecita perché Babbo Natale è un tipo imprevedibile.
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