Di Angela Bisceglia
Non gli si può dire niente che subito pianta il muso e fa l’offeso. Per non parlare di quando perde, ad un gioco o ad una partita. Come fargli capire che non si può offendere per qualunquecosa vada storta?
Sin da piccoli, i bambini devono imparare che non si può dominare sempre su tutto e tutti, che il mondo non gira intorno a loro e che la sconfitta fa parte della vita: solo così diventeranno abili a sopportare le varie contrarietà che inevitabilmente capiteranno e non si offenderanno per un nonnulla. È il parere della psicologa e psicoterapeuta Paola Scalari.
Ci sono bambini per natura più vulnerabili, più sensibili alle critiche e quindi più permalosi; di quelli che, appena li si ‘tocca’, non riescono a sopportare l’urto e subito reagiscono offendendosi.
Far nascere gruppi pensanti
L'integrazione di pensieri ed emozioni
Un gruppo non è un agglomerato di persone.
La concezione gruppale la si acquisisce approfondendo la teoria e formandosi sul campo attraverso percorsi di apprendimento sulla tecnica utili a imparare come lavorare con i gruppi umani che sempre sono sia causa di malattia sia risorsa per la salute di ogni persona.
ESTRATTO DA: atti del CONGRESSO NAZIONALE COIRAG - 2017
L'amore è un prestito ipotecario fatto su un futuro incerto e imperscrutabile. (Zygmunt Bauman)
Ti indicherò un filtro amoroso senza veleni, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amato, ama. (Seneca)
Amatevi, ma non tramutate l'amore in un legame. Lasciate piuttosto che sia un mare in movimento tra le sponde opposte delle vostre anime. (Kahlil Gibran)
Intrecci familiari
Nell'Associazione Ariele psicoterapia - di cui faccio parte - sosteniamo la ricerca sul gruppo familiare attraverso l'analisi dei vincoli consci ed inconsci che legano tra di loro i suoi componenti.
La teoria del vincolo, così come è stata elaborata dallo psicoanalista argentino Enrique Pichon Riviere, dunque, è il riferimento teorico che ci orienta nell'operatività clinica.
I legami, problema della società oggi
Il gruppo, antidoto alla crisi dei legami
Il gruppo può svolgere il ruolo di una specie di organizzatore sociale di spazi di esperienza ... [Questi] appaiono come un momento pratico per eseguire e successivamente elaborare un'idea di cambiamento.
I nostri tempi sono caratterizzati da una grande complessità e questo sfondo sociale rende vulnerabile ogni essere umano esposto a travolgenti incertezze e ad accelerate trasformazioni.
Far funzionare il cerchio con i colleghi
Oltre la trappola del gruppo bugiardo
Far funzionare il cerchio con i colleghi per capire, scoprire, ideare appare oggi - come detto nel primo articolo - l'unica via d'uscita per contrastare la demotivazione personale, l'impotenza istituzionale e la povertà storica che poggiano sulla sfìlacciatura dei legami.
Francesco Berto – Paola Scalari
I professori l'avevano sentenziato un delinquente. E non avevano tutti i torti, ma non è un motivo per levarselo di torno.
(da Lettera ad una professoressa)
Maestro, voglio scrivere giusto per farti conoscere quello che ho in testa.Il mio maestro mi ha insegnato a pensare.
(da In classe con la testa)
Gli anni sessanta aprivano a nuove visioni della vita sociale. Il clima culturale faceva sentire la possibilità di avviare importanti cambiamenti. Queste trasformazioni, per chi si sintonizzò con passione su quel sentire innovativo, vennero spontanee. Nascevano idee per rendere la scuola fabbrica di evoluzioni, trasformazioni, cambiamenti. Credemmo in una scuola alternativa, luogo educativo di tutti e per tutti. Tra i banchi di scuola sognammo di costruire un mondo migliore.
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