Dietro ai litigi di mamma e papà
In aumento i conflitti a causa dell’educazione dei figli
Sono in aumento i conflitti tra genitori. Conflitti che nascono dalle discordanze nell’educazione dei figli. Segno dei tempi, spiega la psicologa Paola Scalari: i padri sono sempre più affettivi, pronti a investire per far crescere i propri bambini. E questo è un bene, ma solo se la coppia regge bene le divergenze. Quello che invece si registra è la rottura del matrimonio o, più di frequente, un allontanamento progressivo di marito e moglie in un silenzio arido. La “medicina”, sostiene la psicologa, sta nel rispetto dell’altro, che non può comportarsi secondo i nostri desideri. E sta nel coltivare comunque il gusto di dialogare.
La psicologa Scalari: «All'infanticidio possono seguire amnesie che durano anni»
VENEZIA «Sempre quando si discute di Infanticidio si scatenano emozioni violente in chi ne parla e in chi legge perché l'azione che sta alla base dell'atto mette in dubbio il primo legame, quello considerato inscindibile tra mamma e figlio. E la mente lo rifiuta, culturalmente insomma ci pare un gesto impossibile. Eppure oggi come ieri è sempre esistito».
A provare a spiegare le ombre di un gesto come questo è Paola Scalari, psicologa psicoterapeuta e psicosocioanalista specializzata nei problemi del rapporto genitori-figli.
I riti, dice la psicologa Paoli Scalari, sono un valore aggiunto: creano sicurezza e senso di appartenenza alla famiglia.
«Questo, per Natale, è l'obiettivo: fare delle cose, ripeterle, farle diventare rito. E non isolarsi, ma aprirsi ad una rete di relazioni»
«Questo è il Natale: è la condivisione di una storia di trepida attesa e speranza »: lo sottolinea la psicologa veneziana Paola Scalari, che suggerisce alle famiglie unite e a quelle in crisi, alle persone oggi serene e a quelle tristi come vivere meglio la festa.
Scalari: «Affinché il Natale rimanga nella memoria dei bambini come un momento magico, serve che ogni anno si ripetano delle cose, che si fissano nella memoria e creano una base emotiva che sarà trasmessa alla generazione successiva»
Questo è il Natale: è la condivisione di una storia di trepida attesa e di speranza». Sono parole che potrebbero uscire dalla bocca del teologo, ma che si attagliano bene anche allo psicologo. Natale, d'altro canto, è una storia di relazione: quella di Dio con gli uomini e, di conseguenza, quella degli uomini tra di loro.
di Delia Lorenzi
Com'è il mondo visto con gli occhi del bambino? E' una domanda a cui dovrebbero saper rispondere soprattutto gli educatori dei bambini (oltre che i genitori, auspicabilmente), le maestre e i maestri di vari livelli, coloro che sono impegnati a far crescere i piccoli, ad indicare loro la strada per diventare adulti, per imparare a vivere. Una bella risposta alla domanda è contenuta nel libro "Parola di bambino" scritto da Paola Scalari e Francesco Berto, edizioni la meridiana (premesse... per il cambiamento sociale). La collana, per altro, è curata dalla stessa Paola Scalari che venerdì 14 alle 18 sarà alla libreria Einaudi di Trento in piazza della Mostra.
7 novembre 2014
«C'è un doppio livello di lettura del libro perché lo possiamo affrontare sia dal versante del bambino "reale" che abbiamo davanti, sia da quello della fatica emotiva richiesta al bambino per corrispondere al mondo degli adulti, a esprimersi e a essere compreso. E c'è un altro punto di vista messo in luce dal volume: il rapporto di noi adulti con il bambino che ciascuno si porta dentro».
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